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Profumi.. un pò di Storia dall’antico Egitto ai giorni nostri
I profumi hanno sempre fatto parte della vita degli uomini, sin dalla notte dei tempi, l’etimologia della parola profumo è latina, per fumum che letteralmente significa attraverso il fumo, si perchè i primi aromi si ottenevano dalla bruciatura di legni, incensi, spezie utilizzati in offerta agli dei o in ricordo dei cari venuti a mancare.
Attraverso il fumo ottenuto dalla bruciatura di incensi ed olii, le preghiere sarebbero giunte sino al cielo, da qui l’accezione sacra del profumo, che permetteva un’unione tra la terra ed il cielo, tra gli uomini e gli dei.
Le prime vere e proprie miscele profumate giungono dal Medio Oriente sino in Occidente attraverso le campagne militari di Alessandro Magno e al fiorire degli scambi commerciali con i mercanti arabi.
Ma la storia dei profumi è ancora più antica, con un’accezione tra il sacro ed il profano, l’arte di profumarsi risale al 3000 a.c., tempi in cui gli antichi egizi utilizzavano miscele profumate sia come strumento per unirsi, avvicinarsi alla divinità, in rituali religiosi, o nelle imbalsamazioni, ma soprattuto in chiave profana;
Le donne avevano l’abitudine di cospargersi di unguenti e balsami profumati per sedurre i loro amanti, e i faraoni di farsi realizzare il Kyphi, un composto di sedici materiali tra cui miele, resina, mirra, legno di rosa, cardamomo ed altre spezie per realizzare un unguento che serviva a rilassare, conciliare il sonno, o a migliorare le prestazioni fisiche.
Anche i romani erano dediti all’utilizzo dei profumi, degli unguenti e balsami che solevano utilizzare nella giornata dedicata alle terme, le donne romane invece, erano solite portare tra i capelli dei fiori profumati, oppure inserire nei capelli raccolti un impasto di erbe e fiori che con il calore si sarebbe sciolto e avrebbe rilasciato un profumo intenso.
Un momento importante di innovazione per la storia del profumo avvenne nel Medioevo, con la scoperta della distillazione dell’alcool, i profumi in olio non erano più l’unica opzione, tanto che venne creata la prima fragranza, creata appositamente per la regina Elisabetta di Ungheria sulle note di rosmarino e lavanda.
Nel Rinascimento il processo di distillazione venne ulteriormente affinato e migliorato, e la ricerca di materie ebbe nuovi impulsi, si iniziarono ad utilizzare anche materie prime come la cannella, la vaniglia, il cacao, il pepe, il tabacco, nascevano le prime fragranze composte, con note distintive più spiccate.
Nel 1828 Guerlain, aprì la sua prima Maison di profumeria a Parigi, diventando “Profumiere ufficiale di Sua Maestà”. Realizzò, per l’imperatrice Eugenia, moglie di Napoleone III, la prima Eau de Cologne Impériale; Negli stessi anni il chimico tedesco Friedrich Wöhler segnò un’ulteriore grande svolta nella storia del profumo con il suo innovativo processo di sintesi, che portò alla definitiva sostituzione del profumo naturale.
Lo studio e la ricerca sui profumi divennero sempre più assidui, tanto che il profumiere londinese Rimmel, ritenne necessario dividere gli aromi in ben 18 gruppi, per classificare più facilmente le varie note.
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